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Criptovalute e Blockchain

 

 

Lezione 1

Cos'è la Blockchain?

Al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di blockchain, sia grazie alla crescente popolarità dei Bitcoin che per tutte le sue altre applicazioni in moltissimi ambiti, dalla logistica ai contratti, fino al controllo del Made in Italy. La blockchain è alla base del funzionamento delle criptovalute ed è, in pratica, un registro di informazioni a cui tutti hanno accesso. Si dice quindi che la blockchain (in italiano “catena a blocchi”) è una struttura dati condivisa e immutabile.

Questa tecnologia consente di sfruttare una rete informatica composta da dei nodi che comunicano tra loro. I nodi sono dei computer all’interno di questa rete che in modo sicuro gestiscono, aggiornano e tengono una copia del registro di dati e informazioni contenute nella blockchain.

La principale caratteristica di questa tecnologia è la decentralizzazione, visto che il processo avviene senza la necessità di un’autorità di controllo e quindi non sono necessari intermediari come banche, notai e istituzioni finanziarie, le cosiddette clearing-house.

Quando nasce la Blockchain?
La prima blockchain viene introdotta da Satoshi Nakamoto nel 2008, con l’intento di dar vita ai Bitcoin l’anno successivo. Già nel 2014, però, questa tecnologia ha iniziato ad essere utilizzata dalle aziende come strumento per facilitare il loro operato, coniando il termine “Blockchain 2.0”.

Le caratteristiche della Blockchain
Oltre alla principali caratteristiche della digitalizzazione, della disintermediazione e della decentralizzazione citate precedentemente, questa tecnologia ha delle altre caratteristiche fondamentali che le hanno permesso di riscuotere così tanto successo negli ultimi anni.

Ogni spostamento all’interno della Blockchain è tracciabile, quindi si può risalire alla sua esatta provenienza. Ciò avviene grazie all’immutabilità del registro, ovvero che ogni blocco è concatenato al precedente e traccia in maniera unica ogni transazione, quindi rende ogni transazione rintracciabile e ricostruibile. Il contenuto del registro è visibile a chiunque ed è facilmente verificabile e consultabile grazie alla concatenazione dei nodi: tutti coloro che fanno parte della blockchain possono controllare i processi precedenti e verificare che avvengano secondo quanto prestabilito.

Un’altra caratteristica molto interessante è la programmabilità dei trasferimenti, cioè che un’azione avverrà in modo automatico solamente quando quella precedente sia avvenuta in modo conforme a quanto richiesto dalla blockchain. Quest’ultimo concetto sarà fondamentale nei prossimi moduli, in particolare per gli Smart Contracts.

Permissionless e Permissioned Blockchain
Per sviluppare la tecnologia Blockchain, bisogna utilizzare delle piattaforme. Queste sono divise tra permissionless e permissioned.

Nelle Blockchain permissionless chiunque può partecipare alla validazione degli scambi e al tempo stesso può diventare anche un nodo della rete. Alcuni esempi celebri di permissionless sono i Bitcoin e gli Ethereum. Le Blockchain permissioned invece hanno un accesso alla rete di nodi limitato, come anche il processo di validazione. Tra le più conosciute Corda e Hyperledger. Esistono anche delle forme miste, in cui chiunque può essere un nodo della rete, ma solo un numero limitato può partecipare alla validazione degli scambi, come nel caso di Ripple.

 

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