COSA CAMBIA PER I CREDITORI.

Il Sepa Direct Debit (SDD) consente la raggiungibilità di tutti i conti bancari nell’area Sepa che ammettono addebito diretto.

Il Sepa Direct Debit è attivato esclusivamente dal Creditore in virtù di un mandato ricevuto dal Debitore. Il mandato è il documento, cartaceo o elettronico, firmato dal debitore e che autorizza il creditore a inviare disposizioni di incasso a valere sul conto corrente del debitore.

COSA CAMBIA PER IL CREDITORE?

Il Sepa direct debit consente ad un creditore di disporre tramite la propria banca l'addebito del conto di un debitore (presso la stessa banca o presso una banca diversa), sulla base di un’autorizzazione (c.d. mandato) sottoscritto dal debitore e rilasciato al creditore stesso.

All’interno dell’area Sepa a ciascun creditore è assegnato un codice univoco denominato Creditor Identifier. L'azienda può richiedere alla propria banca tale codice qualora ne fosse sprovvista.

Con l’addebito diretto Sepa le aziende creditrici, a differenza di oggi, hanno l’obbligo di:

  • Raccogliere, conservare e dematerializzare i dati dei mandati sottoscritti dai debitori. In particolare l’azienda creditrice deve includere nelle singole disposizioni di incasso inviate alla propria banca i principali dati contenuti nel mandato;
  • Notificare al debitore (ad esempio in fattura) almeno 14 giorni prima dell’addebito in conto, gli estremi dell’operazione, quali importo e data scadenza. Creditore e debitore possono accordarsi anche su tempistiche diverse.

Le imprese per inviare disposizioni di incasso SDD sono chiamate ad adeguare i propri sistemi informativi e gestionali per renderli conformi alla normativa Sepa sia in termini di informazioni richieste sia in termini di standard tecnici (messaggistica XML).