COSA CAMBIA PER DEBITORI E CREDITORI.
È il nuovo strumento di incasso europeo che andrà a sostituire l’attuale prodotto RID (ordinario o veloce). Il Sepa Direct Debit (SDD) consente, alle medesime condizioni, la raggiungibilità di tutti i conti bancari nell’area Sepa che ammettono addebito diretto.
Il Sepa Direct Debit è attivato esclusivamente dal Creditore in virtù di un mandato ricevuto dal Debitore. Il mandato è il documento, cartaceo o elettronico, firmato dal debitore e che autorizza il creditore a inviare disposizioni di incasso a valere sul conto corrente del debitore.
Il prodotto prevede due schemi distinti:
COSA CAMBIA PER IL DEBITORE?
Gli attuali RID in essere sul proprio conto alla data del 01 febbraio 2014 verranno automaticamente trasformati in addebiti diretti Sepa senza alcun onere per il debitore che continuerà ad effettuare i suoi soliti pagamenti ricorrenti (es. gas, acqua, bollette telefoniche, ecc.).
Il cliente debitore avrà diritto ad un preavviso obbligatorio da parte della sua Azienda Creditrice di almeno 30 giorni prima della data di pagamento dell'addebito diretto Sepa o comunque entro il 31/12/2013.
Gli addebiti diretti sepa continueranno ad essere addebitati con data e valuta pari alla loro scadenza.
Il debitore può dare disposizioni alla Banca di respingere tutti
gli Addebiti Diretti Sepa:
- Presentati attualmente e in futuro da una azienda creditrice da lui indicata;
- Provenienti da una certa nazione;
- Con un importo superiore rispetto a quello da lui indicato.
COSA CAMBIA PER IL CREDITORE?
Il Sepa direct debit consente ad un creditore di disporre tramite la propria banca l'addebito del conto di un debitore (presso la stessa banca o presso una banca diversa), sulla base di un’autorizzazione (c.d. mandato) sottoscritto dal debitore e rilasciato al creditore stesso.
All’interno dell’area Sepa a ciascun creditore è assegnato un codice univoco denominato Creditor Identifier. L'azienda può richiedere alla propria banca tale codice qualora ne fosse sprovvista.
Con l’addebito diretto Sepa le aziende creditrici, a differenza di oggi, hanno l’obbligo di:
- Raccogliere, conservare e dematerializzare i dati dei mandati sottoscritti dai debitori. In particolare l’azienda creditrice deve includere nelle singole disposizioni di incasso inviate alla propria banca i principali dati contenuti nel mandato;
- Notificare al debitore (ad esempio in fattura) almeno 14 giorni prima dell’addebito in conto, gli estremi dell’operazione, quali importo e data scadenza. Creditore e debitore possono accordarsi anche su tempistiche diverse.
Le imprese per inviare disposizioni di incasso SDD sono chiamate ad adeguare i propri sistemi informativi e gestionali per renderli conformi alla normativa Sepa sia in termini di informazioni richieste sia in termini di standard tecnici (messaggistica XML).
La normativa europea prevede il principio della continuità delle autorizzazioni delle deleghe RID già sottoscritte dal debitore le quali potranno essere trasformate in mandati Sepa, conservando la piena validità legale. Per inviare disposizioni d’incasso a valere su deleghe RID esistenti è tuttavia necessario fornire alle banche tutte le informazioni richieste dalla normativa Sepa.
Nella sezione Vademecum per le aziende è possibile trovare tutte le informazioni per poter operare la “conversione” automatica delle vecchie deleghe RID al nuovo sistema Sepa Direct Debit.