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AREA DEDICATA AL SUPPORTO PER LE PROBLEMATICHE CON BONIFICI SEPA

Tutte le domande relative ai SEPA: informazioni generali, SEPA credit transfer, Sepa Direct Debit, migrazione deleghe RID.

Sepa è l’acronimo di "Single Euro Payments Area", ovvero Area Unica dei Pagamenti in Euro. L’obiettivo è quello di predisporre bonifici e ordini di addebito diretti in maniera semplice e rapida, come avviene oggi sul territorio nazionale.

Sepa ha come obiettivo quello di consentire ai cittadini europei di effettuare pagamenti all’interno dell’area dell’euro in condizioni di efficienza e sicurezza non inferiori a quelle oggi esistenti nei singoli Paesi, e di fare in modo che ogni cliente possa accedere al proprio conto indipendentemente dal luogo fisico in cui opera e movimentare quel conto per ogni pagamento nell’area dell’euro.

Trovi qui l'elenco aggiornato dei Paesi.  

Gli incassi e i pagamenti Sepa possono essere eseguiti esclusivamente in euro. Per le transazioni in valuta diversa, non possono quindi applicarsi le procedure e gli standard Sepa, ma è necessario disporre transazioni estere (es. bonifico estero).

SEPA CREDIT TRANSFER

È lo schema di pagamento definito dall’EPC (European Payment Council) per consentire il trasferimento di bonifici in euro, non istantanei, tra clienti detentori di conti all’interno della SEPA.

I pagamenti inviati ad una Banca Italiana devono riportare unicamente ed obbligatoriamente l'IBAN (International Bank Account Number). Per i pagamenti verso gli altri Paesi Sepa non è più necessario indicare obbligatoriamente anche il BIC (Bank Identifier Code conosciuto anche come Swift Code).

Il tempo massimo di esecuzione del bonifico Sepa è fissato ad un giorno lavorativo successivo al conferimento dell’ordine. Lo Schema del bonifico Sepa non prevede la possibilità per le imprese di effettuare pagamenti gestendo la data di valuta.

Il bonifico disposto tra clienti detentori di conti all’interno della Sepa ha lo stesso costo del bonifico disposto in Italia e ordinante e beneficiario sostengono rispettivamente le spese e le commissioni applicate dalla banca ordinante e dalla banca beneficiaria (principio di tariffazione “SHARE” ). Per questo motivo l’importo originale del pagamento viene sempre accreditato interamente sul conto del beneficiario senza deduzioni.

SEPA INSTANT CREDIT TRANSFER

È lo schema di pagamento definito dall’EPC (European Payment Council) per consentire il trasferimento di bonifici in euro, istantanei, in un massimo di 10 secondi tra cliente detentori di conti all’interno della SEPA.

Il bonifico istantaneo viene accreditato in un massimo di 10 secondi al beneficiario, detentore di conto corrente all’interno della SEPA.

Il costo del bonifico istantaneo è equiparato a quello del bonifico ordinario Sepa disposto tramite canali online

SEPA DIRECT DEBIT

È il nuovo strumento di incasso europeo che andrà a sostituire l’attuale prodotto RID (ordinario o veloce). Il Sepa Direct Debit (SDD) è uno strumento d’incasso europeo che consente, alle medesime condizioni, la raggiungibilità di tutti i conti bancari nell’area SEPA che ammettono addebito diretto.

È il documento firmato dal debitore e che autorizza il creditore a inviare disposizioni di incasso a valere sul conto corrente del debitore. Il Mandato può essere un documento cartaceo, firmato a mano dal debitore. Alternativamente può presentarsi come un documento elettronico, creato e firmato mediante modalità telematiche sicure.

Per l’Italia tale codice è composto da una stringa alfanumerica di 23 caratteri così composta:
prime 2 posizioni va inserito IT ossia il codice ISO del nostro paese;
3° e 4° posizione sono inseriti due caratteri di controllo calcolati sulla base di uno specifico algoritmi;
dalla 5° alla 7° trova spazio il Business Code eventualmente scelto dall’impresa per esigenze di business (diversamente in tali campi è inserito d’ufficio il valore convenzionale “ZZZ”);
dalla 8° alla 23° è riportato il codice fiscale/partita IVA dell’Impresa Beneficiaria, con inseriti cinque zeri di riempimento a sinistra nel caso in cui il codice identificativo nazionale sia un codice fiscale o una patita IVA.

È un servizio opzionale aggiuntivo (AOS) richiesto dall’Italia, per evitare la regressione del sistema d’incasso esistente. Sostituirà la procedura Allineamento Elettronico Archivi per la gestione del mandato SDD.
Il SEDA base consente al Creditore di inviare alla banca del debitore la richiesta di domiciliazione, modifica o cancellazione di un mandato.
Il SEDA avanzato è il servizio che facoltativamente la banca mette a disposizione del cliente Debitore per richiedere la domiciliazione modifica o cancellazione del mandato SDD.

È una tipologia di schema SDD utilizzabile dal creditore esclusivamente nei confronti di debitori che rivestono la qualifica di NON CONSUMATORI (“Microimprese” e “Imprese/Società Commerciali”).
Per questo schema non è prevista la facoltà di rimborso del cliente debitore come per lo schema base.

È un codice univoco assegnato al Creditore che consente di individuare lo stesso all’interno dell’area Sepa. Il Creditor Identifier permette al debitore e alla banca del Debitore di identificare il Creditore in caso di eventuali reclami e richieste di rimborso.

È onere delle banche rilasciarlo o procurarlo ai propri clienti qualora ne fossero sprovvisti.

MIGRAZIONE DELEGHE RID

Gli attuali RID in essere attivi sul conto del debitore alla data del 01 febbraio 2014 sono stati automaticamente trasformati in addebiti diretti sepa senza quindi preoccupazioni per il Cliente che ha continuato ad effettuare i suoi soliti pagamenti ricorrenti (es. luce, gas, ecc.).

La scelta della tipologia di SDD dipende dalla classificazione del conto di addebito attribuito al debitore. Nel caso di debitori “consumatori” le deleghe RID in essere dovranno essere trasformati in SDD CORE. In presenza di debitori non consumatori è possibile utilizzare, in alternativa, lo schema Business to Business.

La scelta di migrare allo schema SDD Core o B2B compete al beneficiario che dovrà informare il debitore della migrazione al nuovo servizio SDD, con un preavviso di almeno 30 giorni rispetto alla data di attivazione del servizio e comunque non oltre il 31 dicembre 2013. Nella comunicazione dovrà essere indicata la tipologia di schema di addebito che il Creditore intenderà applicare.

Per consentire alle aziende di richiedere alla banca del debitore le informazioni necessarie per gestire gli incassi tramite SDD è stata messa a disposizione una nuova funzionalità della procedura di Allineamento Elettronico Archivi. Attraverso l’invio di una “richiesta informazioni deleghe” è possibile conoscere L’IBAN del conto di addebito e la classificazione del conto corrente di addebito che può assumere in alternativa la qualifica di consumatore o non consumatore.