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GIOVANNI ANTONIO BURRINI

(Bologna 1656 - 1727)

MERCURIO, 1681-90

Olio su tela, 91 x 76 cm

Effigiato in atto affabulante, con il caduceo distrattamente appoggiato sulle ginocchia accavallate, il giovane dio veste uno sgargiante mantello viola che gli lascia nude le spalle e le gambe e tiene ben calcato sui riccioli neri, da ragazzo di borgata, il cappelletto ornato da due bianche ali di piccione.
Insieme alla fattura indiavolata e leggerissima, tutta guizzi di pennello e sciabolate di colore vivo, l’intento demitizzante costituisce l’aspetto più accattivante di questo dipinto, in cui il dio dei commerci e degli inganni è proposto nelle fattezze seducenti di un giovinetto intraprendente e sfrontato, abile con le parole ma pronto all’occorrenza a passare ai fatti pur di riuscire nel suo scopo.

Giovanni Antonio Burrini, Mercurio, 1681 - 1690