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ZUPPIERA ARITA BLU E BIANCA

Giappone (Periodo Edo - XVIII° secolo)
Porcellana, alt. cm 32

Terrina su tozzo piede ad anello formata da una tazza emisferica e da un coperchio a calotta ribassata sul cui apice è impostata una presa configurata in forma di karashishi (leone buddhista). La vetrina, di tonalità bianco-azzurrina con radi fori di spillo, copre il decoro dipinto all’ossido di cobalto e raffigura, sia sulla parete della ciotola sia sul coperchio, dei draghi (ryu) in volo tra le nuvole (kumo) all’inseguimento della “perla luminosa”, o gioiello (tama). Si tratta di un ottimo esempio di “bianco e blu” (sometsuke in giapponese) realizzato per l’esportazione in Europa, dove il mercato richiedeva vasellame con forme occidentali, ornate da esotici motivi “à la chinoise”, non percependo la differenza tra oggetti e decori di gusto giapponese da quelli di gusto cinese. L’opera esemplifica gli eccellenti risultati decorativi della produzione giapponese di Arita verso la fine del Seicento.
I motivo del drago che cerca di impadronirsi della perla è di derivazione cinese e ha svariati significati, da quello della ricchezza del drago, alla fonte di conoscenza.

Giappone, Zuppiera arita blu e bianca, XVIII